Il banco del pesce

di Alessandro Scotti


Un'orata, un chilo. Peso geneticamente predeterminato. Niente tare azzerate, niente bilance che col trucco del dito ti rubavano anche mezz'etto quei ladri. A un chilo esatto, il pesce si fa largo a spintoni nella vasca e si suicida saltando fuori. E' un chilo, garantito, con una tolleranza di più o meno cinque grammi. Ed è tutta carne buona, mica come quella di qualche anno fa che nel bel mezzo della cena magari ti si pianta una spina in gola e rischi anche di restarci secco. Niente lische qui. Un chilo di pesce e non si butta praticamente nulla.

Certo, non ci si è arrivati subito. I primi sembravano fatti di gomma, andavano a fondo e annegavano. Che ridere... ma se ne devono proprio vedere di tutti i colori. Un pesce che muore annegato...

Mi stavo godendo sovrappensiero questo attimo di buon umore quando si avvicina una ragazza e adocchia un bel sarago che prima non avevo notato. Ovviamente lui se ne accorge subito e comincia a cantare: "Sono un sarago, buono! Peso un chilo, preciso! Mangiami, mangiami, dai!" Cazzo, per poco non ci rimango secca. Fino alla settimana scorsa i pesci avevano una voce stridula e poco intonata, ma questo sembra Bocelli e non sbaglia una nota. E sembra una cosa da niente, ma non è così. Quando l'attenzione si sposta a certi dettagli significa che il più è fatto e ancora una volta uomo uno, natura zero.

All'inizio i pesci cantanti non vendevano granché, perché per la gente era facile confondersi e pensare che avessero una qualche forma di coscienza. Poi però alla televisione hanno spiegato che tutto il jingle è contenuto in una manciata di geni ed il funzionamento è praticamente meccanico, come i vecchi compact disc. Così le vendite sono riprese e adesso vanno benone. Ehi, la ragazza si sta spostando da questa parte... "Sono un'orata, prelibata! Mille grammi, di bontà! Mangiami, mangiami, dai!" Odio la mia voce stridula, fossi nata solo una settimana dopo...

Copyright (c) 2000-2005 Alessandro Scotti

Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons License.